
La montagna alla fine ha partorito il topolino. La lunga scia di polemiche per la mancata sanzione all’evidente espressione blasfema di Lautaro Martinez al triplice fischio di Juventus-Inter si chiude con una multa da 5mila euro. Il provvedimento, arrivato dopo diversi mesi dalla partita, è risultato ridimensionato a causa della mancanza dell’audio dell’esclamazione, nonostante le immagini fossero inequivocabili.
Inter, multato Lautaro Martinez: il comunicato della Figc
L’attaccante dell’Inter, Lautaro Martinez, è stato sanzionato con un’ammenda di 5 mila euro “a seguito dell’accordo di patteggiamento raggiunto dalle parti” per espressione blasferma. “A carico del calciatore nerazzurro – si legge in una nota della Figc – era stato aperto un procedimento per violazione dell’art. 4, comma 1, e dell’art.37 del Codice di Giustizia Sportiva ‘per avere, al termine dell’incontro Juventus-Inter disputato lo scorso 16 febbraio e valevole per la 25esima giornata del campionato di Serie A, pronunciato per due volte un’espressione blasfema come risulta evidente dalle immagini televisive, di piena garanzia tecnica e documentale‘”.
Lautaro e la bestemmia, quando Inzaghi e Marotta lo difesero
L’audio non c’è, ma le immagini sono state sufficienti a determinare la bestemmia in diretta nazionale di Lautaro Martinez. Nelle settimane che seguirono i frame incriminati, il tecnico dell’Inter Simone Inzaghi non esitò a difendere il suo attaccante, azzardando addirittura con un “non l’ho mai sentito dire una parolaccia“: “Quando c’è di mezzo l’Inter – dichiarò Inzaghi – c’è sempre qualche parola in più. Mi ero arrabbiato per questo, mi ero sentito di difendere la squadra e la società che sono straordinari. Non mi piaceva cosa veniva detto, l’ultima cosa è quella di Lautaro: lavoriamo da quattro anni insieme, non gli ho sentito dire una parolaccia. Può capitare, compreso all’allenatore, ma lui non l’ho mai sentito. Andiamo avanti, nonostante questo il ragazzo l’ho visto in allenamento concentrato e ha lavorato bene. Ascolta e sente tutto“.